Venissa 2012 è En Primeur. Dopo il notevole successo di Venissa 2010 e 2011, è arrivata l’annata 2012, che l’esperto enologo Roberto Cipresso ha stimato essere eccezionale.

La Dorona di Venezia, un’uva dorata dalla buccia spessa e dalla foglia particolare, capace di regalare un nettare di nerbo, longevo ed elegante. Un tesoro nascosto nelle piccole proprietà dei contadini nelle storie e nelle tradizioni isolane che stava per essere perduto. Anni di ricerche storiche ed enologiche, frutto dell’impegno e dell’amore per Venezia della famiglia Bisol, unite alla competenza tecnica di Desiderio Bisol e del noto winemaker Roberto Cipresso, hanno riportato alla vita questo prezioso vitigno nella tenuta Venissa.

LA VIGNA MURATA

La Tenuta Venissa sorge a Mazzorbo, isola che assieme a Torcello e Burano fa parte della Venezia Nativa: un arcipelago di natura, colori, sapori ed arte. Venissa rappresenta uno degli ultimi esempi di vigna murata.
Infatti, l’intera Tenuta, composta da un’area di circa 2 ettari, è interamente circondata da mura medievali, rifatte nel 1727 come indicano le lapidi marmoree poste sui due lati della tenuta. A rendere ancora più suggestivo il luogo, ricco di pace e silenzio, è lo svettante campanile trecentesco della Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita nel XI secolo. Un vigneto speciale, in gran parte a piede franco, in cui le viti affondano le radici in un terreno ricco di limo, argilla e microorganismi. Una viticoltura eroica e rispettosa della natura, volta a mantenere un equilibrio messo costantemente a dura prova dall’acqua alta. Un fenomeno estremo, fonte di stress per la vite ma capace di dare al vino caratteristiche organolettiche uniche, legate profondamente al suo terroir.

L’ORO E IL VETRO

La bottiglia omaggia il passato di Venezia, rendendo onore a tre tradizioni locali: il Vino, l’Oro e il Vetro. L’ispirazione è avvenuta in modo immediato, per associazione di idee e assonanza a partire dal nome del vitigno: Dorona, l’uva d’Oro.
Le autentiche foglie d’oro zecchino della tradizione veneziana sono ormai difficili da reperire ma, grazie al laboratorio Berta Battiloro, il cui cognome evoca chiaramente i lunghi trascorsi dell’attività di famiglia, nascono le straordinarie “etichette” del Venissa, che sono in seguito applicate a mano su ogni bottiglia, e fuse nel vetro all’interno dei forni della vetreria Carlo Moretti di Murano.

IL PROGETTO ENOLOGICO

Dal recupero dell’uva Dorona nasce Venissa, un vino raro, nettare da un ettaro, una produzione limitata di uva, solo poco più di 40 quintali da un ettaro di vigna, che rappresenta un pezzo di storia di Venezia.
Venissa è curato da due grandi enologi, Desiderio Bisol e Roberto Cipresso, un bianchista ed un rossista da cui nasce un vino bianco con macerazione da grande rosso.
Una vinificazione che punta a trasportare l’unicità del terroir nel bicchiere, un vino che ricorda Venezia, un vino come nessun altro, indimenticabile.

Fondamenta Santa Caterina 3 – 30142 Isola di Mazzorbo, Venezia | Italy
t +39 041.52.72.281 info@venissa.it www.venissa.it

IL SIMBOLO D’ORO DELLA VENEZIA NATIVA

“Accompagnando alcuni clienti nell’isola di Torcello notai una vecchia
vigna in una casa privata affianco alla cattedrale di Santa Maria
Assunta. Riuscì a convincere la proprietaria a mandarmi un po’ di
quell’uva quando fosse stata matura. Le cassette arrivarono piene di
un’uva bellissima, con la buccia spessa, dal colore brillante dell’oro.
Era la famosa Dorona, detta anche Uva d’Oro, apprezzata dai
veneziani ed usata nei banchetti dei Dogi e poi scomparsa.”
(Gianluca Bisol)

 

Credits foto di copertina ©Mattia Mionetto

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