L’arte come espressione umana di creatività, ma anche e soprattutto l’arte intesa come strumento di dialogo tra popoli, come momento di condivisione tra diverse culture e religioni. Questo ha voluto trasmettere,  durante la 56th edizione della Biennale di Venezia, il curatore dell’esposizione della Repubblica di San Marino Vincenzo Sanfo,attraverso Friendship Project–China. Un progetto che è riuscito ad accomunare gli artisti sammarinesi con gli artisti cinesi. Entrambe le repubbliche da anni hanno instaurato rapporti di amicizia consentendo in questa occasione la creazione di un importante  gemellaggio.

L’esposizione si snoda in tre location.

Spazio Telecom Italia Future Center (Rialto), dove trionfa l’enorme  installazione di Liu Ruo Wang che si è fatta notare con un branco di quasi cento lupi dalle fauci insanguinate che corre verso una riproduzione della Pietà di Michelangelo. Un forte grido di denuncia espresso dall’artista contro le persecuzioni religiose e la distruzione dell’arte.

L’Ateneo Veneto, a fianco del Teatro La Fenice, ospita la rassegna tutta al femminile delle due artiste Zhang Hong Mei, che per le sue opere utilizza tessuti delle antiche dinastie, ridipinti e applicati a vecchi ritratti di famiglia, e Eleonora Mazza, artista sammarinese che si distingue per i suoi quadri materici e colorati che rappresentano una seduta psicoanalitica su se stessa e sul proprio mondo. Un diario di vita e di famiglia.

Infine Palazzo Rota Ivancich, che ospita cinque artisti la cui arte trasformano le sale del palazzo in modo suggestivo e sorprendente con i colori, la vivacità e l’immaginazione dell’arte contemporanea.

 

Fino al 25 ottobre.

 

 

 

IMG_1713  IMG_1726Lupi Ateneo Veneto

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