Fino al 30/11/2015
A CURA DI CAROLINE BOURGEOIS, IN COLLABORAZIONE CON L’ARTISTA

Palazzo Grassi presenta la prima retrospettiva di Martial Raysse al di fuori dei confini francesi. L’esposizione, ideata da Caroline Bourgeois in stretta collaborazione con l’artista, raccoglie circa 350 opere – dipinti, sculture, neon e video – alcune delle quali mai esposte al pubblico (a titolo indicativo, più di 250 opere di questa selezione non figuravano nella retrospettiva del Centre Pompidou).

L’esposizione di Palazzo Grassi si affranca dall’andamento cronologico e instaura un dialogo ininterrotto tra opere di discipline differenti – pittura, disegno, scultura, installazioni, film… – che abbracciano l’intera carriera dell’artista. Questa scelta evidenzia la profonda continuità dell’attività di Martial Raysse, che da quasi cinquant’anni indaga gli stessi temi: il ruolo dell’artista, il lavoro della pittura, il rapporto con la storia dell’arte, la politica… con una libertà costantemente riaffermata e mezzi in continuo rinnovamento. Testimonia inoltre “il permanere, lungo tutta la sua carriera, di una preoccupazione o di un metodo – di una poetica”, per riprendere le parole di Didier Semin. Evidenzia infine la radicalità costante dell’artista, già presente nelle opere giovanili degli anni cinquanta-sessanta e forse oggi ancora maggiore, e la posizione centrale occupata dalla dimensione poetica e dallo humour. La mostra “Martial Raysse” permette di scoprire la sua importante produzione pittorica – dai ritratti colorati di donne realizzati durante il periodo Pop, alle grande composizioni più recenti ispirate ai grandi maestri del passato – mettendo l’accento sulle risonanze che ha stabilito tra i suoi dipinti nei sessant’anni di carriera. Il percorso dell’esposizione si sviluppa infatti come un continuum che investe la totalità degli spazi di Palazzo Grassi (le sale espositive ma anche i luoghi di passaggio, il ristorante…) e immerge il visitatore nella profusione creativa dell’universo di Martial Raysse, privilegiando i giochi prospettici, le corrispondenze, i leitmotiv, le trasversalità, gli echi, i rimandi… tra opere di epoche, tecniche e soggetti diversi: i pezzi recenti fanno luce in modo nuovo su quelli precedenti, mentre questi ultimi inquadrano la produzione più contemporanea in una prospettiva storica. Il progetto museografico dell’esposizione – in particolare il design delle vetrine dell’atrio di Palazzo Grassi – è stato affidato a Martin Szekely le cui creazioni sono presenti in numerosi musei come il MoMa a New York, il Centre Pompidou e il Musée des Arts Décoratifs a Parigi e il MUDAM a Lussemburgo. L’esposizione si inscrive nel programma di monografie di artisti contemporanei – inaugurato aPalazzo Grassi nell’aprile 2012 con Urs Fischer e proseguito nel 2013 con Rudolf Stingel – presentati in alternanza e complementarietà con le esposizioni tematiche della Pinault Collection.

Photo Credits:
1.)
Martial Raysse, Un théâtre ad vitam, 2009
Courtesy kamel mennour, Paris
Installation view at Palazzo Grassi 2015
Ph : © Fulvio Orsenigo
© Martial Raysse by SIAE 2015

2.)
Martial Raysse
Te voilà, cruelle, 2011, Private collection, Paris
Cerise, 2011, Collection Martial Raysse
Songeuse Roxane, 2013, Private collection
Installation view at Palazzo Grassi 2015
Ph : © Fulvio Orsenigo
© Martial Raysse by SIAE 2015

3.)
Martial Raysse
Installation view at Palazzo Grassi 2015
Ph : © Fulvio Orsenigo
© Martial Raysse by SIAE 2015

4.)
Martial Raysse
Installation view at Palazzo Grassi 2015
Ph : © Fulvio Orsenigo
© Martial Raysse by SIAE 2015

5.)
Martial Raysse, Ici Plage, comme ici-bas, 2012
Pinault Collection
Installation view at Palazzo Grassi 2015
Ph : © Fulvio Orsenigo
© Martial Raysse by SIAE 2015
Foto di copertina:
Palazzo Grassi
PG_1
© Matteo De Fina

No Comment

Leave a reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

h3
Previous post

Trailer Harry's Bar

X
Next post

Autunno dai mille colori